TAV A SUSA, LA STATALE 25 CHIUSA FINO AL 16 OTTOBRE E SAN GIULIANO IN OSTAGGIO: ISTITUZIONI ZITTE, PROBLEMI PER AMBULANZE E RESIDENTI

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di FABIO TANZILLI

SUSA – Sarà chiusa per dieci giorni, per ora fino a mercoledì 16 ottobre, la Strada Statale 25 del Moncenisio, alle porte di Susa. E’ diventata un fortino militare dalla notte del 7 ottobre, dopo lo scontro con i No Tav per sgomberare il presidio alle porte della città. Il prefetto ha disposto con l’apposita ordinanza la chiusura della strada statale 25 del Moncenisio, dal km 50.200 al km 51.200, nell’area di San Giuliano di Susa. Questi dieci giorni serviranno a Telt per attuare le operazioni di esproprio dei terreni interessati dal Tav, una volta concluse le operazioni libereranno l’area e si tornerà liberi.
Una chiusura però dove le istituzioni locali, che dovrebbero rappresentare i nostri cittadini, risultano silenti a testa bassa: non un comunicato ufficiale, oppure un post almeno sui social da parte del Comune di Susa, oppure dall’Unione Montana.
Tutti muti, mentre nel frattempo forze dell’ordine e No Tav si scontrano come sempre da decenni, stavolta su un nuovo campo di battaglia, all’ingresso del capoluogo della Valle.
Abbiamo scoperto questa sera che il sindaco di Susa è in vacanza. Ma – secondo quanto dichiarato da Doriana Tassotti, del Comitato no Tav locale, due giorni fa avrebbe incontrato e chiesto al Questore di evitare questa presa di forza.
Non mi pare che sia stato molto considerato, e ascoltato.
Ma dire “due parole” (eufemismo), sarebbe proprio necessario in questi momenti. Perché non si può assistere in silenzio a un blocco totale della strada statale, e della libertà di  movimento di tutti i cittadini in queste condizioni.
E la questione Tav c’entra relativamente.
Perché nel frattempo la popolazione di San Giuliano di Susa, famiglie, lavoratori, pendolari, sono rimasti ostaggio della politica del silenzio e degli scontri dalla notte scorsa, senza sapere come fare per muoversi, per andare o tornare dal lavoro, per prendere i bambini a scuola. Le ambulanze 118, fin ad oggi con questa geniale chiusura, per fare interventi di urgenza e soccorso in zona San Giuliano di Susa oppure a Foresto, devono allungare il percorso scendendo fino a Bussoleno, per poi finalmente risalire a Susa usando la Strada Provinciale 24 sul lato opposto. Una follia.
Per ora neanche le ambulanze d’emergenza del 118 hanno il permesso di attraversare il fortino e la Strada Statale 25 a San Giuliano, ma speriamo che il buonsenso prevalga, oppure che qualcuno dal Comune di Susa faccia ragionare chi gestisce l’ordine pubblico in tal senso, alzando anche la voce quando serve.
Insomma, ci vuole rispetto.
Non ci sono solo i No Tav e le forze dell’ordine in questa valle, ma anche e soprattutto una popolazione, la gente “normale” che deve portare i figli a scuola, rientrare dal turno di notte o portare la mamma anziana in ospedale.
Qui il Tav non c’entra nulla, si tratta di fare amministrazione e politica, ossia di tutelare i cittadini che subiscono dei cantieri e restrizioni.
Se già con un minimo blitz come quello di stanotte accadono cose simili, cosa dobbiamo aspettarci in futuro, con l’iniziare dei lavori per la fantomatica stazione internazionale oppure per il cantiere della piana di Susa?
Bloccheranno tutta Susa e ci isolano totalmente? Ci faranno uscire solo per via aerea o con le canoe lungo la Dora? Circondano di filo spinato tutta la città?
Qualcuno (Sindaco? Unione Montana?) dovrebbe spiegare a chi si occupa di ordine pubblico su questa vicenda, che stavolta non si fa attività di ordine pubblico su un’area isolata come la Maddalena.
Questa è Susa.
Ci vuole buonsenso e rispetto per un territorio e una città che storicamente è già stata occupata da più truppe militari nel corso dei secoli, ma sempre con il RISPETTO.
Imparate da Augusto, che non era certamente il primo celerino di passaggio, ma ha saputo conquistare queste terre rispettandone anche l’autonomia, e sugellando un patto che ha oltrepassato i secoli, con tanto di costruzione di un Arco.
Ora invece siamo passati al filo spinato alle porte della città.
E non va bene.

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34 COMMENTI

    • Tutto ciò è grazie ai NoTav. Vai a farti un giro in Francia a Saint Martin la Porte. I cantieri non hanno alcuna protezione, al massimo una sbarra all’ingresso e una guardiola. È solo in Valsusa che c’è gente che avrebbe bisogno di un TSO. Sotterratevi e ogni problema di ordine pubblico sarà risolto.

        • Tu sei il primo a cui andrebbe fatto il TSO. Sono anni che fate i badola avanti e indietro e non avete cavato un ragno dal buco. Avete solo buttato tempo e soldi, vostri e nostri. Siete la quint’essenza della stupidità.

  1. Bravo Tanzilli ! questa militarizzazione del territorio è inaccettabile e il silenzio degli amministratori è vergognoso !!!

  2. Le forze dell’ ordine non ha colpa eseguono gli ordini, non capisco il Prefetto, in quanto il Bianco e’ chiuso , la ferrovia in Francia e’ chiusa , i Tir dove li mandiamo? Sulla luna?.Io capisco quanto disposto dal Governo e dal Prefetto ma i cittadini che vanno in treno a scuola e al lavoro e sono spesso in ritardo gia’ perdono denaro che nemmeno verra’ rimborsato e ora pure la strada? Preghiamo che l’ altra e unica via resti sempre tranquilla altrimenti dobbiamo prendere, che cosa un elicottero? O cerchiamo la scopa di Harry Potter l’ olimpus 2000?

  3. Non ci credo , dai! Il popolo si sta svegliando…. Quando per circolare tra mompantero venaus e Novalesa bisognava passare i check point, esibire la carta d’identità ai tutori Dell’ordine a Susa facevano le spallucce … Prima o poi capiterà a tutti … Ricordate questo e solo l’inizio … Buona vita a tutti coloro che fino ad oggi hanno fatto spalluccia

  4. Non è colpa dello Stato né dei suoi apparati o delle forze di polizia, ma delle bestie che popolano la Valle, altrimenti a quest’ora era tutto fatto e finito con zero problemi come si fa in un Paese civile e intelligente. Gli ideali ficcateveli in quel posto grazie, non danno da mangiare!

  5. Bravo Direttore di un giornale che non vuole essere crero-sinistroide radicale , e nemmeno dux pragmatico ma liberale, democratico ,intelligente e non ruffiano di parte , ma non sarà una strategia fare morire di magone gli anziani della RSA isolandoli dagli affetti famigliari e negandogli “CELERI” CURE?

  6. Ma carissimo direttore, ringraziamo quelle me××e de ni tav…..non mi pare che si sia mai espresso nel condannare ciò che succede in valle grazie a questi indefinibile bestie….sto offendendo le bestie !!!!!!!!!!!

  7. Non mi sento di essere contraria o a favore , capisco le forze dell’ ordine e i cittadini che perdono le case allo stesso modo.Le forze dell’ ordine stanno lavorando.Gli altri non sanno come fare senza le loro case.A Vicenza una casa l’ han buttata giu’ , una famiglia di 105 nuclei che perderanno la casa .Il secondo e terzo lotto non so.Penso alle famiglie, alla signora di 95 anni vecchia che e’ affezionata ai suoi ricordi che verranno buttati via Non fa piacere.Invito tutti al dialogo, non dovete arrabbiarvi con le forze dell’ ordine, cercate di trovare qualcuno che parli col Prefetto.Sarebbe buono sapere quando verranno pagati per l’ esproprio qui in Valle come nelle altre regioni. A luglio del 2024 ancora non era chiaro a Vicenza, ma senza soldi un’ altra casa non la compri.Per favore dialogate, non potete arrabbiarvi cosi’ .

    • Ma davvero una linea non può essere fatta per una vecchietta di 95 anni. La stessa che impedisce l’informatizzazione e la modernizzazione del paese ?
      In questo articolo si vorrebbe un approccio diverso alla questione. Si dice di una fantomatica disponbilità non ascoltata. Raccontatemi in quale pianeta, in quale universo parallelo TELT avrebbe potuto prendere i terreni di cui ha legalmente diritto (come mai la cosa non viene citata nell’articolo ?) senza uno scontro, così, con una stretta di mano ?
      Un mondo normale, in cui i lavori stanno sugli zebedei ma stante il diritto si fanno lo stesso, è un lavoro in cui comunità e aziende comunicano e non ci sono persone chiamate dai centri sociali, a cui della valle e i valligiani non frega assolutamente nulla, a rendere le nostre terre un campo di battaglia. Se guardiamo le guerre in giro per il mondo, ben di rado hanno un solo colpevole, ma entrambe le parti hanno interessi affinché le posizioni si polarizzino e lo scontro permanga. Tra questi, senza se e senza ma, i sindaci NOTAV, altro che i sitav, che fondano il loro potere nel permanere dello scontro indefinitamente, lo alimentano e cercano di farlo durare, anche quando oramai con le opere avviate tutto questo è totalmente anacronistico. Oramai quello dei notav è sempre di più un fortino ignorato dalla maggior parte dei valsusini, e sarebbe davvero ora che se ne prendesse atto anche su queste pagine da sempre bandiera del pensiero unico notav. Non vogliamo che si ripeta questo casino ? Lo possono fare le amministrazioni della valle, basta ai presidi abusivi tollerati, basta ai campeggi in cui si insegna la violenza come strumento politico, via queste persone da ogni spazio, spazio invece al dialogo, per fare un’opera che abbia senso e non si costruisca solo con la forza militare, come d’obbligo in ogni paese civile. Ma questo possono farlo solo le amministrazioni.

  8. Non pensavo che da parte degli amministratori si fosse capaci di tanta codardia: andare in vacanza proprio nel momento in cui si sapeva cosa sarebbe successo suona come l’episodio di Ponzio Pilato che se ne lava le mani.

  9. Prima fate casino poi vi lamentate che vi chiudono la strada. Senza i NoTav tutto sarebbe avvenuto senza problemi o chiusure e sarebbe durato qualche minuto. Siete vittime della vostra stupidità. Secondo la terza legge della stupidità: «Una persona è stupida se causa un danno a un’altra persona o a un gruppo di persone senza realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo un danno».

  10. Giusto per ricordarlo , questa situazione è frutto non solo del Sindaco attuale ma anche di quelli precedenti che hanno lavorato sodo per subire sul territorio segusino cantieri e opere sperando in compensazioni, migliaia di posti di lavoro, turisti e benessere diffuso ( Bellicardi, Amprimo ecc.) . Come andrà a finire non si sa , ma ritengo giusto che responsabilità o meriti siano spartiti fra tutti.

    • Questa situazione è frutto del ritardo tuo e dei tuoi compari NoTav. Se non rompevate i coglioni nel 2005, a Susa non ci sarebbe stato alcun cantiere e il Tav sarebbe già stato terminato da un pezzo.

  11. Però quando i NO TAV bloccano la valle va tutto bene… rispetto zero, che sei o meno a favore della Tav loro ti bloccano e tu non vai a lavorare, questo negli anni scorsi è successo più volte.
    Vi stanno ripagando con la vostra moneta, con la vostra tanto decantata democrazia che poi siete i primi a non applicare…

  12. Mi scusi direttore ma come si fa a scrivere che il tav non c’entra nulla? Secondo lei in tutti questi 35 anni di lotta contro quest’ opera assurda, tutte le nefandezze che sono state fatte a territorio e popolazione da dove derivano? Beh allora che dire, benvenuti all’inferno! E ancora non abbiamo visto niente

  13. Una lode a Fabio per questo articolo.

    Vorrei vedere più articoli così per ogni situazione.
    BRAVO FABIO grazie.
    Vogliamo altra articoli di approfondimento e educativi per anche altre tematiche come la Sicurezza, Trasporti, Turismo.

    Fare il buon giornalista è stare dalla parte del più debole cioè il cittadino, visto che i nostri belli ” Sindaci ” molti fanno solo sedute a tempo perso sulla loro bella sedia di pelle, e fanno tante chicchiere solo in vista delle votazioni, come mai?

    Facciamo sentire che ci siamo ora basta pure la strada?

    • Le uniche vittime sono quelli a cui non frega un caxxo del Tav ma devono subire i disagi causati da quelle teste vuote dei NoTav. La gente dovrebbe farsi sentire, Sì, per dare un calcio in culo ai NoTav.

  14. La Val di Susa non conta NIENTE, per lo Stato siamo un corridoio e basta, da cementificare e su cui far guadagnare sempre i soliti. In cosa dovremmo diventare ricchi con la tav? Siamo semplicemente un passaggio, il treno non si ferma nemmeno dentro la città e questo dovrebbe far capire molte cose. Le maestranze arriveranno da fuori ospitate in alloggi pubblici messi gentilmente a disposizione dalle amministrazioni, che non sanno nemmeno contrattare compensazioni adeguate ma BRICIOLE.
    Il NULLA che contiamo lo dimostrano ogni giorno, sia telt, sia il prefetto, sia sitaf, sia le ferrovie, i disagi sono letteralmente quotidiani, i sindaci non vengono ascoltati, le operazioni si fanno manu militari.
    E i no tav sono il capro espiatorio perfetto, perché si può dare a loro la colpa di tutto. I ritardi mostruosi nei lavori di un progetto super mega iper strategico ce lo chiede l’Europa? Colpa dei no tav. Cantierizzazione e militarizzazione senza comunicarlo ai sindaci come a San Didero? E ma che paura i no tav. Chiudiamo la statale per gli espropri fregandocene della libertà di movimento dei cittadini? E signora mia ma sono stati i no tav. Mica noi istituzioni che ce ne sbattiamo di una valle che tanto politicamente, economicamente e turisticamente non conta NULLA. Quando inizierete a capire che i no tav sono il più grande vantaggio per queste persone che non hanno il minimo rispetto per il nostro territorio e chi lo abita forse capirete quale grandissima presa in giro sia tutto questo.

    • Hai finito di scrivere cazzate, o ne hai ancora per molto……..ti ricordo che per una buona boccata d’aria hai sempre il ponte di Exilles!!!!

  15. Messaggio per i dormiglioni che non si sentono rappresentati: avete mai ragionato prima di votare? A quanto pare no…ma il 49% degli italiani un pochino ha pensato. Ben svegliati!

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